Apollo è finalmente arrivato in Namibia, che dovrebbe essere la
destinazione finale del suo lungo viaggio verso i quartieri di
svernamento della sua specie.
Oltre ad Apollo altri 6 falchi cuculi, sono stati muniti di un
trasmettitore satellitare che invia segnali sugli spostamenti
dell'animale: 2 in Ungheria, 2 in Romania e 2 in Kazakhstan. I nomi dati dai ricercatori a questi
piccoli rapaci sono: Adai, Apollo, Àkos, Andràs, Dana, Karma e Ubul. Gli
strumenti sono stati applicati fra la metà di giugno e la metà di
settembre.
I falchi hanno cominciato la migrazione verso l'Africa tutti
in giorni diversi in un periodo compreso fra la fine di agosto e la metà
di ottobre.
I giorni che hanno preceduto la partenza di Apollo lo hanno visto
percorrere centinaia di km (comportamento chiamato "frenesia
pre-migtatoria") all'interno della pianura padana verso tutte le
direzioni: un giorno è andato nel mantovano, un altro a Carpi, poi
ancora due volte verso Fiorenzuola, ma tutte le sere faceva ritorno a
casa sua tra Torrile e Ronco Campo Canneto.
Il tracciato migratorio di Apollo ci mostra come abbia sorvolato posti
meravigliosi. Partito da Parma, dopo aver oltrepassato l'Appennino a est
del passo del Lagastrello e le Alpi Apuane, tra Pisa e Livorno ha
lasciato la terraferma per una rotta "marina" che lo ha portato a
sorvolare l'isola d'Elba e Pianosa passando a ovest di Montecristo,
toccando ancora terra per un breve tratto vicino al Golfo di Orosei,
costeggiando la Sardegna orientale a breve distanza da terra e poi via,
passata la Sardegna ha volato su mare aperto fino a giungere in Tunisia.
L'insidia più grande è stata l'attraversamento del Sahara.
Per arrivare quasi alla sua desitinazione finale ha sorvolato Algeria,
Mali, Niger, Nigeria, Camerun, Gabon, Repubblica del Congo, Repubblica
Democratica del Congo e Angola, e l'8 novembre Apollo attraversato il
fiume Okavango, entra in Namibia. Si concede un giretto
in Botswana, ma poi decide di tornare in Namibia.
Cosa singolare è il fatto che a poche ore di distanza, ma a molti km uno
dall'altro Apollo (Italia) Adai (Kazakhstan) e Akos (Ungheria) abbiano
attraversato il confine Angola/Namibia quasi contemporaneamente, avendo
compiuto il viaggio con rotte differenti e da luoghi di partenza molto
distanti tra loro.
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